Andrea Marangione: Economia circolare e start-up innovative
Siamo lieti di pubblicare la sesta puntata del podcast “Il salotto dell’imprenditoria innovativa”. L’ospite di oggi che dialoga con Alexandre Campra è Andrea Marangione: torinese, classe 1986, amministratore delegato di Maider Holding, company di famiglia attiva, per tramite delle varie partecipate, nell’industrial packaging (Maider NCG), nel real estate (RED Group), nel venture capital (Growth Engine). Dal 2017 è socio del Club degli Investitori di Torino, tra i più dinamici network di business angel italiani. Tra le varie cariche è anche vice presidente dei giovani di Confindustria con la delega innovazione e startup.
Con lui esploriamo il mondo dell’economia circolare e delle start-up innovative.
Andrea, in base alla tua esperienza manageriale, che cosa è necessario cambiare per favorire la transizione delle aziende italiane verso l’economia circolare?
“Bisogna riconoscere quelle che sono le società e le aziende che fanno davvero economia circolare e metterle all’interno di un contesto dove possano operare grazie a una serie di normative che favoriscano – non parlo di incentivi fiscali – una semplificazione che permetta a chi ha un “prodotto utilizzato” (che ha necessità di subire un processo di ricondizionamento per essere rimesso sul mercato) di cederlo a livello burocratico e autorizzativo ad aziende certificate che possano recuperare quello che è un rifiuto (ad esempio nel nostro caso) e trasformarlo in materia prima seconda, andando ad evitare l’utilizzo di materiali vergini come la plastica e il ferro.
Tra le diverse cariche ricoperte sei anche Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria con delega all’innovazione e alle start up. Andrea, che cosa si intende, secondo te, per startup innovativa?
La start-up innovativa è una società che va a soddisfare un bisogno che prima non trovava completa soddisfazione, oppure che va a farlo in maniera “disruptive”, quindi andando ad eliminare determinati colli di bottiglia piuttosto che lentezze e impacci. Penso ad esempio alla digitalizzazione e a tutto ciò che ha concesso: dal prenotare un appuntamento ad acquistare un prodotto. Confindustria in questo vuole essere protagonista perché le start-up sono delle aziende che creano posti di lavoro. Vogliamo che queste aziende sentano il processo associativo come la propria casa..